06 ottobre 2007

Download salato

Jammie Thomas (nella foto) rischia di essere solo la prima. La prima delle 256 mila persone querelate dalla Recording industry of America (Riaa) per non essere scesi ad accordi nel loro comportamento illegale di download di musica digitale tramite peer to peer. La notizia è di oggi e la multa è di una cifra tale che il nome della disgraziata - in tutti i sensi, a questo punto - mamma single di 30 anni ha fatto il giro del mondo: 220 mila dollari ("soli" 155.500 euro) per aver scaricato 24 brani musicali utilizzando Kazaa. Ossia esattamente 9.250 dollari per ogni canzone. Pugno duro anche perché a carico della signora è stata imputata un'intera cartella condivisa da diversi utenti per un totale di 1.702 canzoni.

Ecco cosa dice a riguardo il presidente della Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana), Enzo Mazza: "La sentenza americana dimostra che condividere la musica abusivamente è un illecito preso in seria considerazione negli Stati Uniti perché danneggia una parte consistente dell'economia creativa di quel Paese. In Italia abbiamo ottime leggi per reprimere il fenomeno ma l'applicazione lascia molto a desiderare"


Jennifer Pariser, capo dell'ufficio legale antipirateria di Sony Bmg dice: “Quando un individuo copia una canzone per suo uso personale possiamo dire cha ha rubato una canzone. Una copia di una canzone acquistata regolarmente rappresenta nient’altro che un modo carino di affermare che abbia rubato solo una copia” - allora saremmo tutti pirati!!! Anche seplicemente prendendo le canzoni dai nostri vecchi cd acquistati regolarmente.


Fonte: Corriere della Sera



04 ottobre 2007

Aggiornamenti blog...

Scusate l'assenza di aggiornamenti nell'ultimo periodo, ma sto studiando a Napoli e non ho molto tempo per dedicarmi al blog anche perchè qui ho una connessione internet a traffico limitato. Cercherò di aggiornare il blog nel week-end, quando sono a casa.
A presto...

Un saluto da Napoli.

Robby