28 ottobre 2006

Saldi per tutti...

Le sentenze degli arbitrati Coni:
1) scontati 8 punti di penalizzazione alla Juventus;
2) scontati 8 punti di penalizzazione alla Lazio;
3) scontati 4 punti di penalizzazione alla Fiorentina;
4) nessun taglio per il Milan.

Un solo commento: VERGOGNATEVI TUTTI!!!

Ps: mi dispiace per i milanisti, forse sono gli unici che meritavano un vero e proprio sconto dato che risultano i meno colpevoli di tutta la vicenda.

27 ottobre 2006

L'ignoranza dei nostri politici...



19 ottobre 2006

E bravo Adry...




Lui è giovane, ha 24 anni, una festa in santa pace a casa sua potrà pure farla...o no?!

14 ottobre 2006

L’onorevole sniffata

Vi invito a riflettere cari amici riguardo il caos politico per il test antidroga a cui le Iene di Italia1 hanno sottoposto, a loro insaputa, a cinquanta deputati, dal quale uno su tre è risultato positivo. Caustico è stato Daniele Capezzone dei Radicali, da sempre schierato a favore della liberalizzazione delle droghe: “Io l’ho sempre detto”.
Più forcaiola Alessandra Mussolini, che ha invitato a fare i nomi, mentre Italo Bocchino (An), negativo al test, ha annunciato vie legali.
Casini ha parlato di una pessima trovata pubblicitaria.
Piero Fassino invece ha ironizzato: “Può darsi che così si faccia più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze”.
Ma passiamo ai fatti: una Iena in borghese, nei giorni scorsi, ha avvicinato i politici e con il pretesto di un’intervista sulla Finanziaria ha fatto tamponare la loro fronte da una finta truccatrice.
Risultato: 16 onorevoli positivi sui 50 del campione analizzato. Di questi, 12 avevano assunto cannabis e quattro cocaina.
Con questo scoop della iena Matteo Viviani (nel servizio comunque si sarebbe garantito l’anonimato ai politici coinvolti dalla singolare inchiesta), martedì scorso, si sarebbe dovuta aprire la decima edizione del programma cult le Iene show, che è tornato in prima serata su Italia 1 con Cristina Chiabotto, Luca e Paolo.
Ma il Garante per la Privacy ha deciso di bloccare il servizio e ieri sera i politici hanno potuto dormire sonni tranquilli.
E la decisione del Garante per la Privacy ha scatenato le ire di Davide Parenti, ideatore e autore della famosa trasmissione: “Andiamo in onda da dieci anni rispettando la privacy di tutti, perfino dei guaritori filippini e dei ladri di motorini, figuriamoci quella dei deputati: protesto con amarezza. Abbiamo fatto decine di servizi in questi anni, cancellando sempre i volti delle persone coinvolte. Una delle nostre prime inchieste era sul mercato dei motorini rubati: ebbene, abbiamo trovato un ladro che vendeva un motorino quasi nuovo, ovviamente rubato, e perfino quello aveva il volto schermato. Per non parlare dei guaritori filippini, dal mio punto di vista veri gangster che speculano sul cancro, la paura della morte e la buonafede: neanche loro erano riconoscibili. Potrei continuare con le patenti false e gli infermieri che vendevano i morti alle agenzie di pompe funebri. E per finire con gli esempi, Amedeo Goria che fa le sue avances era stato schermato e la sua voce contraffatta. Poi si è scoperto, ma non a causa nostra. Ovviamente, anche questo servizio era stato costruito senza violare la privacy di nessuno. Pazienza”.
Evidentemente in Italia esiste una privacy di serie A per i parlamentari ed una, diversa, per tutti gli altri.
Il vero problema non è però quello della privacy, ma un altro, ben più grave e serio.
Coloro che in Italia detengono il potere legislativo in misura preoccupante violano le stesse leggi che magari hanno contribuito a far approvare.
Qui non deve esistere divisione tra proibizionisti e antiproibizionisti: ogni parlamentare ha diritto di operare secondo le proprie convinzioni, ma dovrebbe farlo nel rispetto della legge.
E soprattutto non dovrebbe esercitare il suo mandato parlamentare sotto i fumi della droga.
Un personaggio pubblico gode di molti privilegi, ma deve pure accettare qualche regola in più e comunque non può far piacere agli italiani sapere che parte dello stipendio dorato di questi signori finisce speso in droga, quando tante famiglie non arrivano alla fine del mese.
Non è poi giusto vedere tanta rigorosa difesa della privacy in questo caso mentre spesso la condizione di tossicodipendenza viene dichiarata e considerata aggravante per tanti piccoli “delinquenti”. No, non va bene.
Un Calissano che si presenta la domenica pomeriggio in Tv per dire che ha abbandonato la droga viene accolto come un eroe, ma tanti ragazzi qualsiasi devono affrontare lo stesso percorso e, spesso da soli, lo devono fare con maggior eroismo. Non sentiamo alcuna mancanza della nuova figura del parlamentare disintossicato.

08 ottobre 2006

Aggiornamento foto...

Aggiornata la galleria foto con il complex di Pingu...Alessandra...del 6 ottobre scorso al "Cayo Largo", ad Isernia ovviamente....
Eccovi un anticipazione...

05 ottobre 2006

Strano, ma vero...

Un seno rifatto, specie se di misura extra large, può risultare utile in caso e salvare la vita in caso di incidente stradale. Lo ha provato sulle sue protesi Elena Marinova, 24enne bulgara uscita incredibilmente illesa da uno scontro frontale con un'automobile. Il suo seno, rigonfiato a dovere con le classiche protesi di silicone, si è comportato come il migliore degli airbag, salvandola da morte quasi certa.
Stando a quanto dichiarato dagli agenti di polizia, infatti, la bella e prosperosa ragazza "è stata salvata dalle protesi che hanno attutito l'impatto del violento frontale, proteggendo di fatto i suoi organi vitali. L'unica differenza riscontrata - ha però voluto sottolineare con il sorriso sulle labbra l'agente - è che i cuscini salvavita dopo l'impatto si sgonfiano, le protesi della Marinova, invece, sono letteralmente esplose".
Ora la prosperosa ragazza, seppur con qualche livido, sta bene. Intascati i soldi dell'assicurazione ha già fatto sapere di voler ritornare dal suo chirurgo di fiducia che provvederà a rigonfiarle a dovere il seno. Certo c'è chi non manca di farle notare che, per la sua sicurezza, sarebbe forse meglio investire in un'automobile dotata di airbag regolamentari.

03 ottobre 2006

Indulto al mostro di Foligno

I giudici della Corte d'assise d'appello di Perugia hanno accolto la richiesta di indulto avanzata da Luigi Chiatti, il geometra folignate che 15 anni fa uccise barbaramente Simone Allegretti di 4 anni e Lorenzo Paolucci di 13. Chiatti è in cella dall'agosto del 1993, venne infatti arrestato subito dopo il secondo delitto, e fu condannato in primo grado all'ergastolo, pena ridotta a 30 anni di reclusione in appello dopo il riconoscimento della seminfermità mentale e confermata in Cassazione. Fino ad oggi, i giudici si erano sempre opposti alla possibilità di concedere a Chiatti persino un permesso-premio, negandogli la possibilità di uscire anche per un giorno, anche per qualche ora, dalla sua cella nel penitenziario di Prati.

Vergognatevi!!!

Fonte: Corriere della Sera