26 ottobre 2005

Università, scontri davanti alla Camera

ROMA - Studenti, ricercatori e professori sul piede di guerra contro le riforme di scuola e università. Dopo l'imponente manifestazione per le vie di Roma (100 mila i partecipanti secondo gli organizzatori), a fine giornata davanti a Montecitorio ci sono stati scontri con la polizia che hanno provocato alcuni contusi, tra cui anche un cameramen e un fotografo. Scontri anche tra maggioranza ed opposizione impegnati a votare il disegno di legge sull'università, approvato in serata.
Il testo è passato con 259 sì. L'opposizione non ha partecipato al voto finale: i deputati dell'Unione non sono entrati in Aula. Nelle dichiarazioni di voto finale, i deputati del centrosinistra hanno rinnovato le loro critiche alla riforma Moratti. Dopo il voto i deputati della Cdl hanno lungamente applaudito. Quando escono parte una bordata di fischi: gli studenti sono ancora lì davanti alle transenne. Alcuni di loro hanno persino deciso di dormirci. E le proteste aumentano quando compare in piazza Montecitorio il capogruppo di An Ignazio La Russa. Lui si ferma e i fischi si moltiplicano. Guarda gli studenti per qualche secondo e poi se ne va. Meno diplomatico il deputato di FI , Fabio Garagnani. Oltrepassato il portone della Camera infatti si rivolge ai manifestanti gridando con tanto di braccio alzato: «Bastardi! Bastardi!». I carabinieri che presidiano ancora la piazza scuotono la testa e si informano su chi sia il parlamentare. «Chiediamo l'interruzione dei lavori parlamentari e la possibilità di discutere tutto il provvedimento di riforma. Questo è un "assedio" non ce ne andremo se non sarà interrotto il dibattito» avevano minacciato durante il sit in. Visto che veniva impedito loro di entrare in piazza Montecitorio hanno bloccato una delle strade di accesso, via Uffici del Vicario. La piazza si è presto appannata di fumogeni di colore rosso. La polizia ha caricato alcuni studenti che si erano staccati da un corteo in via del Corso puntando verso Palazzo Chigi. La polizia ha fermato uno dei ragazzi.
La tensione è poi ulteriormente salita ed è degenerata in veri e propri scontri tra gli studenti e le forze dell'ordine davanti a palazzo Chigi. I manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone di polizia e di avvicinarsi all'ingresso del palazzo del Governo. A quel punto sono scattate alcune cariche della polizia. I manifestanti hanno continuato a gridare alle forze dell'ordine «fascisti, vergogna, servi dei servi» mentre alcuni parlamentari, tra cui Paolo Cento e Giovanni Russo Spena hanno cercato di parlamentare. Alcuni ragazzi hanno poi fatto un cordone per via del Corso, all'altezza di Palazzo Chigi per frapporsi tra gli studenti e la polizia. Il clima è rimasto sempre teso, ci sono stati alcuni contusi e sono stati feriti anche un fotografo free lance, Stefano Contesi e un operatore di Telenorba, Dante D'Aurelio. Testimonianze parlano anche del ferimento di un'altra ragazza.
La questura di Roma ha inizialmente negato le cariche in via del Corso. In serata invece ha fatto sapere che «i due agenti, intervenuti in via del Corso, dando il via al contatto con i manifestanti e i conseguenti tafferugli hanno agito di loro iniziativa». Secondo quanto spiegato dalla Questura di Roma nel corso della giornata, «diversamente da quanto concordato con gli organizzatori del corteo, gli studenti una volta giunti in piazza Venezia hanno cercato in tutti i modi di giungere in piazza del Parlamento». È stato inoltre precisato che nonostante le continue «provocazioni, le forze dell' ordine hanno contenuto la protesta non reagendo fino all'arrivo dei manifestanti davanti alle sedi istituzionali». Il «contatto» con il gruppo di manifestanti, è stato spiegato, si è verificato dopo che alcuni di loro avevano sputato in direzione dello schieramento delle forze dell'ordine.

Per chi fosse interessato, la riforma Moratti è qui.

Fonte: www.corriere.it

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