10 ottobre 2005

Cittadini Illustri d'Isernia: ENRICO D'ISERNIA

Inizio oggi la rassegna dedicata ai più celebri cittadini di Isernia, saranno 8 i personaggi di cui parlerò. Il primo è Enrico D'Isernia.
Enrico D'Isernia nacque ad Isernia nel 1209 e morì a Praga nel 1278.
Fu un giurista di fama, pagò la fedeltà al duca di Celano, di parte guelfa, nella lotta contro gli Svevi. Dopo il suo passaggio alla fazione ghibellina, partecipò alla famosa battaglia di Tagliacozzo a sostegno di Corradino; a seguito della disfatta del giovane svevo, Enrico d'Isernia venne perseguitato e dovette rifugiarsi all'estero. Dopo varie peripezie, approdò in Boemia dove si fece valere per i suoi studi giuridici e divenne notaio del re Ottokar II.
Per maggiori informazioni a riguardo consultate il libro "Isernia l'onomastica storica" di Fernando Cefalogli; questo volume è l'invito a ripercorrere la storia bimillenaria della città di Isernia attraverso i nomi dei vicoli, delle vie e delle piazze del centro storico; in questa parte della città sono presenti ancora dei toponimi (Cortevecchia, Giardini, Cartiera, Molini, Mercatello, Casale) che riportano ad antiche funzioni, vi sono indicazioni stradali riferite a chiese e conventi (S.Maria, S. Antonio, S.Domenico, Purgatorio), alcuni dei quali non più esistenti. La maggior parte però dei nomi delle strade (scelti dagli amministratori comunali nel 1871 in occasione del secondo censimento generale con aggiunte apportate nel I e II dopoguerra) è riferita a personaggi, più o meno illustri, nati o vissuti a Isernia ed appartenenti a diverse epoche storiche. Se Erennio Ponzio riporta all'antico Sannio e alle sanguinose e devastanti guerre che i Sanniti combatterono contro Roma per la supremazia in Italia, i Marcello e Ciro Marillo riportano al mondo romano, periodo in cui Isernia conobbe un notevole splendore del quale permangono significative tracce e testimonianze. Dell'età longobarda è, invece, il riferimento al conte Landenolfo che fece restaurare il monastero di S. Maria delle Monache Benedettine ed edificare il campanile di pertinenza di detto monastero. I grandi giuristi Enrico, Benedetto e Andrea d'Isernia che nel Medio Evo dettero vita a quella importante "Scuola giuridica" isernina di livello nazionale ed europeo. Non manca una piazza dedicata a Papa Celestino V, universalmente conosciuto come "colui che fece per viltade il gran rifiuto". Dai vescovi (Fascitelli, Sanfelice) che parteciparono al Concilio di Trento, agli storici (Ciarlanti, Ricci), alle grandi famiglie (d'Afflitto, Pace, Magnanti), ai caduti della prima guerra mondiale, secoli di storia scorrono nella nostra mente passeggiando per i vicoli e le strade di Isernia.
Voglio ricordare che Fernando Cefalogli è direttore della Biblioteca civica e Archivio storico "M. Romano" di Isernia. Dal 1969 al 1983 è stato animatore nel Centro di Servizi Culturali ISPES di Isernia, oggi Biblioteca comunale "F. Ciampitti". Impegnato fin da giovane in politica e nel sociale, è stato consigliere comunale e provinciale di Isernia. Ha al suo attivo numerosi articoli e saggi per giornali e riviste locali e una guida sulla storia e il patrimonio della Biblioteca civica, pubblicato per conto del Comune di Isernia. Da diverso tempo si dedica all'attività di ricerca nell'ambito della storia regionale, con particolare riferimento alla città di Isernia.

Fonti: www.comune.isernia.it; www.cosmoiannone.it

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