19 ottobre 2005

E' in corso il processo a Saddam Hussein

BAGDAD - Tra misure di sicurezza a Bagdad e manifestazioni in suo favore nelle zone sunnite, è iniziato mercoledì in Iraq il processo a carico di Saddam Hussein.

«NON RICONOSCO QUESTO TRIBUNALE» - Saddam ha iniziato subito attaccando: «Non risponderò a nessuna domanda di questo tribunale di cui non riconosco nessuna legittimità. Per rispetto al glorioso popolo iracheno, rifiuto di rispondere, perché questo tribunale è illegale», ha detto replicando al presidente Amin che gli aveva chiesto di declinare le proprie generalità («Io sono il presidente della Repubblica dell'Iraq, tu mi conosci bene»). Anche gli altri sette imputati hanno rifiutato di dire la propria identità e poi si sono rimessi i vestiti tradizionali iracheni. Saddam è entrato in aula camminando molto lentamente e portando in mano una copia del Corano.

IL GIUDICE È CURDO - Il presidente del tribunale è Rizgar Mohammed Amin (un curdo), a capo di altri quattro giudici che non appariranno per motivi di sicurezza. Ai giornalisti è stata consegnata copia del piano del processo», in cui saranno presenti tredici avvocati in difesa degli otto imputati. Cinque sono gli stenografi, tutti iracheni, mentre i testimoni dell’accusa non appariranno per motivi di sicurezza, come anche i cinque rappresentanti della pubblica accusa a eccezione del Pubblico ministero: Jaafar Al Mousawi, uno sciita. Le gabbie sono state numerate da 1 a 8, la prima delle quali è stata occupata da Saddam Hussein. Le altre sono state predisposte per l'ex vice presidente Taha Yassin Ramadan; il fratellastro di Saddam ed ex capo dei servizi segreti Barzan al-Tikriti; l'ex procuratore capo del tribunale rivoluzionario del deposto regime Awad al-Bander; e quattro dirigenti del disciolto partito Baath: Abdallah e Mizar Rueid, Ali e Mohammed al-Ali.


Fonte: www.corriere.it

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