21 novembre 2005

Cogne: il pianto di Annamaria Franzoni


L' udienza del processo Franzoni è cominciata con la proiezione del video girato dai carabinieri del nucleo di Aosta nella stanza della villa in cui fu ucciso Samuele Lorenzi. La mamma, alla vista di un particolare raccapricciante si è messa a piangere e ha voltato la testa dall' altra parte. L' avvocato Carlo Taormina le ha posato una mano sulla spalla. La telecamera dei carabinieri indugiava sui punti della stanza in cui si trova sangue, a gocce o a schizzi, e qualcosa che si presenta come pezzi d' osso e cervello: la grande pozza sul letto e sul cuscino a sinistra di chi guarda, il paralume, il parquet, le tende, il soffitto. Intanto è stato effettuato un nuovo sopralluogo nella villa dove il 30 gennaio 2002 fu ucciso il piccolo Samuele Lorenzi. L' ambito dell'intervento, di cui dà notizia oggi il quotidiano La Stampa, è quello dell' inchiesta chiamata Cogne-bis, relativa a un presunto tentativo di inquinamento della scena del delitto (tra gli indagati ci sono Annamaria Franzoni, la madre del bambino, e il suo avvocato, Carlo Taormina). I periti del gip Piergiorgio Gosso e i consulenti di accusa e difesa hanno svolto questo accertamento prima di depositare (a dicembre) il risultato del loro lavoro. Tra le attività svolte, lo spargimento del luminol, la sostanza che permette di rilevare tracce di sangue, nella casa; gli esperti, in questa occasione, non si sarebbero recati nel seminterrato, dove i collaboratori dell' avvocato Taormina avevano scoperto delle macchie sulla cui genuinità ora la procura di Torino nutre dei dubbi.

Fonte: www.corriere.it

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