Il premier: «Legge elettorale? Si può fare»

NEW YORK (USA) - Silvio Berlusconi «non conosce» i termini dell'accordo della maggioranza sulla riforma della legge elettorale. «Ma se c'è una soluzione che convince tutti - aggiunge - allora bisogna andare avanti». Il premier, parlando a New York, dove mercoledì parteciperà ai lavori dell'assemblea dell'Onu, sottolinea comunque con forza che «questo è il momento» in cui si può portare a termine la riforma. «Dipende tutto da un solo fattore - spiega - e cioè se nella maggioranza c' è un accordo».
NESSUNA TRUFFA - Il premier è poi tornato a ribadire che «la legge elettorale è un mezzo» e che «devono essere rispettate due cose: che ci sia una rappresentazione veritiera della volontà degli elettori e che ci sia la governabilità necessaria per avere la stabilità». La volontà di chiudere, nonostante i dubbi espressi sul raggiungimento di un accordo, però c’è. E anzi, rispedisce al mittente tutte le accuse di «truffa» o di cambio delle regole a fine corsa...«e quando si può fare secondo voi? A inizio legislatura? No, no, no... è questo il momento in cui si deve fare», scandisce Berlusconi che aggiunge che "i tempi ci sono. Si può lavorare di notte, di sabato di domenica...». E a chi fa presente che forse molto potrebbe dipendere anche dalla coesione della maggioranza, Berlusconi annuisce: «dipende tutto da quello: dipende se nella maggioranza c’è un accordo».
LEADERSHIP - «Non si è mai aperta». Così, Berlusconi, ha poi risposto ai cronisti che gli chiedevano se con l'eventuale riforma della legge elettorale si chiuda la questione della leadership nella CdL aperta dall'Udc.
ONU - Berlusconi è poi intervenuto sulla riforma dell'Onu. «Ci sono molte possibilità per un seggio a rotazione: abbiamo lavorato bene». Quanto al discorso che il premier pronuncerà alla sessione plenaria dell'Onu, Berlusconi ha detto di «averci lavorato tutto il viaggio». «Devo mettere a posto alcune cose», ha aggiunto, dando però alcune indicazioni sui contenuti del suo intervento. «È importante che questa organizzazione si assuma le proprie responsabilità - ha sottolineato il presidente del Consiglio - e che non pensi solo ai bisogni materiali dei cittadini del mondo, ma anche a quelli immateriali come la libertà». Secondo il premier, infatti, «la democrazia è il bene primo, da cui derivano tutti gli altri».
Fonte: www.corriere.it
1 Commenti:
Cambiare le regole del gioco allo scadere del tempo, portandole a proprio favore, è molto scorretto...
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