06 marzo 2006

Liberate Tommaso!!!

Negli ultimi giorni tutta l'Italia sta vivendo la vicenda del piccolo Tommaso, di soli 17 mesi, rapito giovedì scorso nella cascina di Casalbaroncolo, non si sa per quale motivo.
La polizia sta indagando e continua a lavorare sulla pista calabrese: un pentito della 'ndrangheta, infatti, avrebbe detto di sapere qualcosa sul rapimento. Anche su questo il legale della famiglia non si è sbilanciato: «È tutto da verificare. Ogni pentito, se c'è, bisogna vedere se è credibile o riscontrabile». La fiducia comunque resta: «La Procura antimafia di Bologna - ha continuato Pezzoni - è sicuramente una delle procure più competenti d'Italia e il coordinamento è molto forte. L'importante è che ci siano piccoli passi, ma costanti».
Intanto la madre del bimbo di 17 mesi è tornata in Questura, dove gli inquirenti la stanno nuovamente sentendo. Il padre del bambino, Paolo Onofri, avrebbe fatto dei nomi: l'uomo infatti ha alcuni sospetti su chi potrebbe avergli rapito il figlio. L'avvocato della famiglia, Claudia Pezzoni, ha però smentito un primo contatto con i sequestratori: «Non mi risulta nessuna telefonata». In Questura si è recata anche l'ex moglie dell'uomo, Francesca Traina, accompagnata dal figlio sedicenne dei due. «Non mi hanno chiesto niente - ha spiegato la donna, il cui colloquio è però stato poi rinviato - mi hanno fatto venire qui per parlare con mio figlio, ma poi mi hanno detto di tornare un'altra volta». Poi ha continuato a ripetere: «È una cosa assurda, in una famiglia come la nostra è una cosa che è inspiegabile. È una famiglia trasparente che non ha nulla da nascondere».
In mattinata vi sono stati nuovi appelli da parte dei parroci della zona e anche quello di un bambino che, durante una celebrazione liturgica nella parrocchia di Sant'andrea in Antoniano, a Parma, si è rivolto ai rapitori invitandoli a pentirsi e a restituire il piccolo Tommaso. Anche Messina si è stretta intorno alla famiglia del bimbo, con uno striscione apparso allo stadio durante l'incontro di calcio Messina-Parma: «Liberate il piccolo Tommaso». Ma la sensazione è che le forze dell'ordine comincino a pensare che una conclusione in tempi brevi non sia affatto facile.
Inoltre il «Comitato per la liberazione di Tommaso Onofri» ha dato vita ad un , weblog , per raccogliere eventuali segnalazioni sul rapimento. Il blog, che si apre con la grande scritta «Liberate Tommaso!», riporta anche tre fotografie a colori del bimbo, «risalenti però ad alcuni mesi fa». «Questo blog - è spiegato nella pagina web - nasce per volontà di tutte le persone vicine alla Famiglia Onofri in questi momenti terribili. Chiunque possa aiutarci a fare rapidamente luce sul rapimento di Tommaso può scriverci a questa mail: tommasolibero@libero.it. Grazie a tutti».

Un appello anche da parte mia affinchè il piccolo Tommaso possa tornare al più presto a riabbracciare la sua famiglia.

Fonte: Corriere della Sera

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