Liberate Tommaso!!!

La polizia sta indagando e continua a lavorare sulla pista calabrese: un pentito della 'ndrangheta, infatti, avrebbe detto di sapere qualcosa sul rapimento. Anche su questo il legale della famiglia non si è sbilanciato: «È tutto da verificare. Ogni pentito, se c'è, bisogna vedere se è credibile o riscontrabile». La fiducia comunque resta: «La Procura antimafia di Bologna - ha continuato Pezzoni - è sicuramente una delle procure più competenti d'Italia e il coordinamento è molto forte. L'importante è che ci siano piccoli passi, ma costanti».
Intanto la madre del bimbo di 17 mesi è tornata in Questura, dove gli inquirenti la stanno nuovamente sentendo. Il padre del bambino, Paolo Onofri, avrebbe fatto dei nomi: l'uomo infatti ha alcuni sospetti su chi potrebbe avergli rapito il figlio. L'avvocato della famiglia, Claudia Pezzoni, ha però smentito un primo contatto con i sequestratori: «Non mi risulta nessuna telefonata». In Questura si è recata anche l'ex moglie dell'uomo, Francesca Traina, accompagnata dal figlio sedicenne dei due. «Non mi hanno chiesto niente - ha spiegato la donna, il cui colloquio è però stato poi rinviato - mi hanno fatto venire qui per parlare con mio figlio, ma poi mi hanno detto di tornare un'altra volta». Poi ha continuato a ripetere: «È una cosa assurda, in una famiglia come la nostra è una cosa che è inspiegabile. È una famiglia trasparente che non ha nulla da nascondere».
Inoltre il «Comitato per la liberazione di Tommaso Onofri» ha dato vita ad un , weblog , per raccogliere eventuali segnalazioni sul rapimento. Il blog, che si apre con la grande scritta «Liberate Tommaso!», riporta anche tre fotografie a colori del bimbo, «risalenti però ad alcuni mesi fa». «Questo blog - è spiegato nella pagina web - nasce per volontà di tutte le persone vicine alla Famiglia Onofri in questi momenti terribili. Chiunque possa aiutarci a fare rapidamente luce sul rapimento di Tommaso può scriverci a questa mail: tommasolibero@libero.it. Grazie a tutti».
Un appello anche da parte mia affinchè il piccolo Tommaso possa tornare al più presto a riabbracciare la sua famiglia.
Fonte: Corriere della Sera
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page