
È diventato ufficiale l'ingresso di Google sul mercato della telefonia cellulare. Ma non con un «Google-phone», bensì con la creazione di una piattaforma di sviluppo open-source di telefonia mobile, che riecheggia la modalità di sviluppo libero dei software che si sta diffondendo su Internet. La piattaforma si chiamerà Android e sarà costituita da una soluzione software mobile totalmente integrata, formata da un sistema operativo, un middleware, un’interfaccia e applicazioni «user-friendly». Su tale piattaforma gli sviluppatori di tutto il mondo potranno intervenire liberamente. La strategia, condivisa insieme a Google da un'alleanza costituita da 30 aziende del settore (tra le quali anche Telecom Italia), dovrebbe, nei voti dei suoi promotori, consentire uno sviluppo più rapido, creativo ed economico dei servizi offerti dalla telefonia mobile. All'alleanza («Open handset alliance») hanno dato la propria adesione compagnie come Motorola, Qualcomm, T-mobile, Htc - che contribuiranno direttamente allo sviluppo della piattaforma e ne prevedono l'adozione. A tutt’oggi i produttori e gli operatori mobili spendono somme ingenti integrando diverse suite tecnologiche provenienti da provider diversi. Lo sforzo è speso nell’integrazione e distrae queste aziende dal creare soluzioni innovative per i loro clienti.
L'Alleanza metterà a disposizione entro la metà di novembre un kit di accesso anticipato per ingegneri, per fornire gli strumenti necessari per creare applicazioni innovative per la piattaforma. Il pacchetto Android sarà completamente disponibile nello stesso momento in cui i primi dispositivi saranno disponibili sul mercato, il che è previsto per la seconda metà del 2008 negli Stati Uniti e in Europa.
Fonte: Corriere della Sera
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