CONTINUA IL TERRORISMO

ANKARA - Esplosione in un resort turistico in Turchia, nella località turistica di Kusadasi, centro balneare sul mar Egeo nella Turchia occidentale (nel cerchio nella mappa a lato). Lo scoppio è avvenuto su un minivan. Il bilancio ufficiale parla di 4 morti e 14 feriti, ma secondo altre fonti le vittime sono già almeno cinque.
La televisione turca sostiene che l’esplosione è opera di un attentatore suicida. La città di Kusadasi, verso cui era diretta la vettura, si trova 72 chilometri a sud-est della città costiera di Izmir, ed è stata teatro di un attentato compiuto da ribeli curdi ad aprile; in quell’occasione fu ucciso un poliziotto e rimasero ferite altre quattro persone.
Un altro attentato è stato compiuto all’inizio di luglio nella città di Cesme, sempre sulla costa dell’Egeo, ferendo 21 persone e tra queste tre turisti. Ribelli curdi hanno rivendicato entrambi gli attacchi e avevano promesso altri attentati nella zona turistica. Il gruppo di ribelli, considerato un’organizzazione terroristica sia da parte degli Stati Uniti che dell’Unione europea, sostiene che il denaro ricavato in Turchia dall’industria del turismo aiuta a finanziare l’esercito turco.
Anche il governatore della provincia di Kusadasi, Ali Barish, ha parlato di un attentatore suicida: «Molto probabilmente l'esplosione è stata causata da una bomba umana. Le indagini in questa direzione continuano», ha detto intervistato telefonicamente in diretta dalla Ntv. Lo stesso governatore nel corso della telefonata ha corretto la Ntv che aveva dato la cifra di 5 morti nell'esplosione, affermando che i morti sono 4 e i feriti 14.
Fonti: www.corriere.it
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